Questa videoinstallazione è nata da una visita di Mat Collishaw ai lavori di restauro del Centro d’Arte Hortensia Herrero, dove ha potuto vedere i resti dell’antico circo romano di Valencia. Questo lo ha portato a costruire un’opera costituita da uno schermo LED appeso al soffitto, che ricorda la forma del circo romano, sul quale proietta una serie di cavalli che iniziano a camminare, poi a trottare e culminano davanti a una folla esultante, in un chiaro omaggio alle corse delle bighe. Collishaw spiega che durante l’Impero Romano “una delle forze galvanizzanti che fungevano da mezzo di pacificazione della popolazione era l’elaborata organizzazione di spettacoli e giochi, con i combattimenti dei gladiatori e le corse dei carri come principali attrazioni nell’arena. Tuttavia, nonostante questi progressi, i Romani non potevano certo essere definiti premurosi e compassionevoli. C’è sofferenza nel vedere un cavallo, libero di giocare e pascolare, cooptato nella folle frenesia di questo teatro di intrattenimento. È innegabile che la sensualità palpitante del cavallo fosse parte dell’attrazione di queste corse, e la follia di una folla esaltata è uno spettacolo irresistibile e seducente”.