Il lavoro di David Hockney (Bradford, Inghilterra, 1937) è caratterizzato dall’uso di diverse tecniche e materiali. Le opere appartenenti alla collezione Hortensia Herrero ne sono un’ottima dimostrazione. Da una parte, questa è una delle sue opere più iconiche: The Four Seasons, Woldgate Woods. In questa creazione multimediale, composta da 36 schermi sincronizzati con altrettanti video, l’artista filma la foresta dell’East Yorkshire durante le quattro stagioni dell’anno, compiendo lo stesso percorso con un’auto dotata di nove telecamere che percorrono lo stesso sentiero in quattro diversi periodi dell’anno. L’opera completa è composta da quattro pannelli, nove schermi per ogni stagione, che lo spettatore può guardare contemporaneamente, vedendo così come cambia il paesaggio in ogni stagione.
L’arrivo della primavera a Woldgate, nell’East Yorkshire, è anche il soggetto di altre due opere di Hockney della collezione Hortensia Herrero, realizzate con un iPad, una tecnica con cui ha iniziato a lavorare solo di recente e che riflette il suo interesse per le nuove tecnologie.
La collezione comprende anche Autour de la maison, Été (2019) e Autour de la maison, Hiver (2019), in cui Hockney cattura ancora una volta le differenze nello stesso paesaggio durante l’inverno e l’estate. In questo caso, si tratta della zona attorno a casa sua in Normandia. Sebbene in queste opere Hockney non dipinga il cielo perché, come lui stesso afferma, cambia troppo rapidamente, possiamo apprezzare perfettamente la differenza tra una stagione e l’altra attraverso i colori. Sia in questi due lavori come in Le quattro stagioni il narratore è al centro dell’opera: non si vede, ma si sente la sua presenza.